ILLUMINAZIONE DEGLI SPAZI ESPOSITIVI

RISPETTO DEI LIMITI DI FLUSSO LUMINOSO

L’illuminazione degli spazi museali, delle Gallerie d’arte e degli spazi espositivi in genere, necessita di uno studio più approfondito rispetto ad altri contesti ove s’interviene. Poiché, oltre ad avere attenzione per tutti i vari tecnicismi che sottendono l’impiantistica luminosa, occorre tenere ben conto di altri aspetti che sono fondamentali per la corretta scelta illuminotecnica finale. Tra questi, per esempio, possiamo evidenziare il rispetto dei limiti di flusso luminoso che illumina certe opere. Come i dipinti (pitture su tela, pitture a olio) o i manufatti su carta, i disegni, gli acquerelli, i tappeti, le porcellane, le ceramiche e altro; i materiali e le pigmentazioni di queste opere sono fotosensibili e possono danneggiarsi se continuativamente soggette a valori incontrollati di flusso luminoso. A causa delle radiazioni infrarosso e ultravioletta. In passato, si sono registrati danni e scoloriture su quadri e pergamene antichi, sui quali insistevano quote eccessive e continuative di flusso luminoso.

LA RESA CROMATICA

Altro parametro da tenere in grande considerazione nelle esposizioni museali e delle Gallerie è l’indice di resa cromatica, ovvero la capacità della sorgente luminosa utilizzata di riprodurre fedelmente le colorazioni dell’opera esposta. Un aspetto fondamentale per l’autore e per il fruitore del lavoro artistico. Proseguendo, poi, sarà necessario rivolgere l’analisi generale verso valutazioni tecniche atte a garantire le migliori condizioni visive per l’osservatore e la sua esigenza percettiva. Bisogna garantire sempre una ripartizione uniforme dei livelli di flusso luminoso sull’interezza dell’opera esposta, tal che ogni parte del lavoro risulti adeguatamente illuminata e che si realizzi un equilibrio delle luminanze in gioco; anche al variare della posizione di osservazione.

ABBAGLIAMENTO MOLESTO

Oltre a ciò, si rende anche necessario evitare qualsivoglia forma di abbagliamento molesto, ovvero quelle porzioni di flusso luminoso che, non controllate, incombono sull’occhio del visitatore e ne compromettono la fruizione visiva. Diverso e (se possibile) più complesso è il lavoro dell’illuminotecnico quando le esposizioni artistiche sono organizzate in altri ambiti: come gli ambienti commerciali, le cantine di case vinicole, i parchi e i giardini pubblici, le dimore storiche, gli hotel, le ex fabbriche, i loft e via discorrendo. Ovvero in spazi espositivi destinati ad altri scopi nei quali si verifica, in tal caso e temporaneamente, una coesistenza di frequentazioni, con differenti esigenze visive e percettive. In ogni qual modo, l’Eubiotikos può proporre in forma di consulenza le soluzioni illuminotecniche e i suggerimenti per la miglior riuscita dell’evento espositivo.

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